Museo di Capodimonte
Il palazzo e le collezioni d'arte
Il Palazzo Reale di Capodimonte fu voluto dal re Carlo di Borbone, che intendeva accogliervi le collezioni ereditate nel ‘700 dalla madre Elisabetta Farnese. Innumerevoli sono i capolavori: dalla Crocifissione di Masaccio agli eccezionali dipinti di Tiziano; dai disegni di Raffaello e Michelangelo alla preziosa selezione di porcellane. Il secondo piano raccoglie opere di artisti del calibro di Simone Martini, Caravaggio e Luca Giordano, mentre il terzo livello ospita la sezione di arte contemporanea con opere eseguite da personalità di fama internazionale, come Alberto Burri e Andy Warhol.
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Certosa di San Martino
Il fasto barocco dei certosini
Fondata nel medioevo e trasformata nei secoli successivi, la Certosa di San Martino costituisce una delle più spettacolari testimonianze del Barocco napoletano. Il complesso è enorme, e si estende ben oltre la chiesa. Molteplici, infatti, sono gli ambienti (come il coro, la sacrestia, la sala del Tesoro, la sala capitolare, ecc) ognuno dei quali è decorato con marmi coloratissimi, stucchi sontuosi e dipinti raffinati. Celebre è anche la sezione presepiale, che accoglie numerosi pastori d’epoca, e dove è allestito il famoso Presepe Cuciniello composto da più di 800 oggetti tra pastori, animali e accessori.
Da abbinare con la visita al Castel Sant’Elmo (panoramico), o con la suggestiva discesa delle storiche scale della Pedamentina.
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Il Palazzo Reale
Il palazzo e la vita di corte
Fu il vicerè di Napoli, il Conte di Lemos, che in attesa di una visita del re di Spagna fece realizzare per sé, e per il sovrano spagnolo, una residenza grandiosa, ben diversa dai castelli fortificati di stampo medievale. Eretto all’inizio del Seicento, e ampliato nei secoli successivi, il Palazzo Reale di Napoli conserva tutto il fascino e la sontuosità delle residenze reali, con le sale storiche affrescate e arricchite da arredi dorati e oggetti preziosi. Magnifico è lo Scalone d’onore, con gli stucchi e i marmi bianchissimi, mentre la Sala Diplomatica o quella del Trono affascinano da sempre i visitatori di tutte le età.
Da abbinare al tour Napoli Monumentale o ai Quartieri Spagnoli.
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Le Gallerie d'Italia
Da Caravaggio a Andy Warhol
Sulla famosa via Toledo, nel cosiddetto Palazzo Piacentini progettato negli anni Trenta del Novecento, dal 2022 è possibile ammirare la collezione del Banco di Napoli riproposta in un nuovo allestimento. La collezione si divide in tre sezioni: l’arte napoletana dal Seicento all’Ottocento, in cui emerge il capolavoro di Caravaggio il Martirio di sant’Orsola, ultima opera del maestro lombardo; la raccolta archeologica di ceramiche attiche e magnogreche, e, infine, un’importante selezione di opere di artisti contemporanei, come Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Mario Schifano, Sol LeWitt, ecc.
Da abbinare al tour Napoli Monumentale o ai Quartieri Spagnoli.
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Villa Pignatelli
La "regina" delle ville neoclassiche
La villa è un esempio tra i più rilevanti dell’architettura neoclassica napoletana, testimone del gusto e della vita delle importanti famiglie che l’hanno abitata. Tra gli eleganti ambienti affascinano per eleganza la maestosa Sala da Ballo, la sontuosa Sala Rossa e il Salottino Verde, con la prestigiosa collezione di porcellane. Al primo piano, invece, sono collocati il boudoir della principessa Pignatelli e la toilette del principe Diego, con i due grandi lavabi e la vasca con lo stemma gentilizio. Meritano, infine, una visita anche i giardini, dove un padiglione ospita il Museo delle Carrozze con vetture di fine Ottocento e inizi Novecento.
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Le chiese "fuori dal centro"
La bellezza "oltre il centro storico"
Cosa hanno in comune le chiese di San Giovanni a Carbonara, Santa Maria la Nova o Sant’Anna dei Lombardi? Il fatto di essere tutte “collocate” ai limiti di quello che oggi si considera il centro più antico della città; e non solo: sono tutte estremamente affascinanti! Come non rimanere incantati dal soffitto dorato di Santa Maria la Nova? Il tardo medioevo in San Giovanni a Carbonara, col monumento del re Ladislao alto ben 18 metri, fa da contrappunto al Rinascimento di Giorgio Vasari nella chiesa di Sant’Anna dei lombardi. Opere spesso dimenticate ma che lasciano senza fiato chiunque le osservi.
La visita ad una delle tre chiese è da abbinare al tour Centro storico di Napoli o a Napoli monumentale.
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